Come misurare la febbre senza termometro

Come misurare la febbre senza termometroL’innalzamento della temperatura dell’organismo, o febbre, rivela la presenza di un’alterazione del nostro corpo: può trattarsi di una banalissima influenza che passerà da sola in pochi giorni, oppure essere un sintomo di una patologia più grave, come un’infezione virale o batterica. Per questa ragione è importante monitorare in maniera attenta e costante la temperatura corporea, la nostra, dei nostri bambini e di chi non può farlo in autonomia.

Sarebbe buona norma avere sempre a portata di mano un termometro affidabile e di qualità, non solo quando sei in casa ma anche, anzi soprattutto, quando ti trovi in vacanza ed in viaggio. Purtroppo i malanni sono imprevedibili ed in qualunque momento potresti aver bisogno di misurare la nostra temperatura corporea o quella dei tuoi cari.

Tuttavia, nella sfortunata circostanza in cui non avessi a disposizione un dispositivo per misurare la temperatura corporea ed hai il timore che possa esserci un’alterazione in corso, non occorre disperarsi! È possibile, infatti, utilizzare una serie di stratagemmi per capire se siamo o meno di fronte ad uno stato febbrile.

Vediamo insieme, allora, quali siano i metodi “alternativi” al termometro che abbiamo a disposizione per misurare la febbre.

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Controllare la temperatura del corpo con il dorso della propria mano

A differenza di ciò che si ritiene comunemente, è opportuno verificare la propria temperatura o quella altrui utilizzando il dorso della mano e non il palmo, poiché quest’ultimo risulta poco sensibile alle variazioni di temperature. È consigliabile rilevare la temperatura sul collo o sulla fronte, evitando le zone più periferiche come gli arti, solitamente più fredde a causa del minore afflusso di sangue.

Prestare attenzione ad una serie di sintomi fisici

C’è una precisa sintomatologia che possiamo leggere e interpretare come indice dell’innalzamento della temperatura corporea; non si tratta, ovviamente, di una metodologia sicura, dal momento che alcuni sintomi potrebbero essere attribuiti ad altre cause, interne o ambientali; inoltre i bambini piccoli potrebbero non essere in grado di comunicare in maniera chiara e precisa le loro sensazioni, rendendo ancor più ardua l’interpretazione dei sintomi.

  • Presenza di dolori muscolari ed articolari: la comparsa di dolori muscolari, articolari ed ossei diffusi in tutto il corpo è uno dei sintomi più frequenti dell’aumento della temperatura corporea; è possibile anche che si manifesti mal di testa;
  • Sensazione di freddo e brividi: uno dei sintomi più evidenti che indicano l’innalzamento della temperatura corporea è la sensazione di freddo o addirittura la comparsa di brividi: quando la nostra temperatura comincia a salire, infatti, è inevitabile percepire la temperatura dell’ambiente circostante, fino ad un momento prima considerata normale, come particolarmente fredda. I brividi sono, infatti, il meccanismo fisiologico messo in atto dal nostro corpo quando sente freddo;
  • Debolezza: uno stato generale di stanchezza e spossatezza può essere letto come sintomo di una reazione immunitaria in corso all’interno del nostro corpo;
  • Maggiore sudorazione e disidratazione: l’innalzamento della temperatura dell’intero organismo provoca un aumento generale della sudorazione, alla quale segue, inevitabilmente, uno stato di leggera disidratazione, causato dalla quantità anomala di liquidi persi;
  • Cambiamento del colorito in volto: la comparsa di rossori in volto o sul collo può essere interpretato come un chiaro segnale della vasodilatazione dei capillari facciali conseguente ad un aumento generalizzato di temperatura dell’intero corpo.

Questi sono solo alcuni dei sintomi che possono comparire quando si ha la febbre; naturalmente occorrerà prenderli sempre con le pinze, avendo piena consapevolezza del fatto che potrebbero essere interpretati in modi diversi.

Controllare il battito cardiaco e la respirazione

Si tratta di uno dei metodi alternativi al termometro più “affidabili”: una frequenza cardiaca anomala, infatti, può essere interpretata come un chiaro sintomo della presenza di febbre più o meno alta.

Monitorare i battiti cardiaci sentendo il polso è una pratica che può fornirci un’idea approssimativa della temperatura corporea. Possiamo avvalerci di una regola ben precisa: consideriamo che i battiti al minuto di un adulto sano vanno dai 60 agli 80, in un bambino dai 60 ai 100, in un neonato dai 100 ai 140: ad ogni 10 battiti in più rispetto a questa linea generale, corrisponde un decimo di grado Celsius in più.

Oltre alla frequenza cardiaca, anche il ritmo del respiro è un fattore importante da poter considerare per capire se ci sia un’alterazione in corso. La valutazione da compiere è molto semplice: i respiri fatti in un minuto da un adulto sono 12-20, da un bambino 12-30, da un neonato 12-40. Se i respiri si allontanano da questa media vuol dire che la temperatura del corpo sta salendo.

Naturalmente il battito cardiaco e la respirazione sono parametri che possono essere influenzati in maniera decisiva da una molteplicità di fattori: uno stato di agitazione, affaticamento, altre patologie, e così via. Per cui dobbiamo essere pienamente consapevoli dei limiti di questa prassi come metodo di misurazione della temperatura corporea.

Un aiuto dalla tecnologia: le app per smartphone

La tecnologia, ormai, ci aiuta proprio su tutti i fronti: negli ultimi anni stanno prendendo piede diverse applicazioni che offrono la possibilità di rilevare con un certo grado di precisione la temperatura del corpo, segnalandoci eventuali stati febbrili; queste app si avvalgono, solitamente, della telecamera del dispositivo per eseguire una rilevazione della temperatura corporea che viene poi elaborata da un software, fornendoci un dato numerico in gradi. Non sostituiscono di certo un termometro, ma possono rivelarsi di aiuto.

Ovviamente senza l’ausilio di un dispositivo adatto non è possibile procedere ad una misurazione precisa ed accurata per conoscere con esattezza, quantificandola in gradi, la temperatura del corpo; per ottenere una lettura esatta c’è bisogno di utilizzare un termometro vero e proprio! In ogni modo possiamo, grazie alle metodologie di cui abbiamo parlato, farci un’idea approssimativa della temperatura, o per lo meno capire se vi sia o meno la febbre. Nel caso in cui sospetti che l’alterazione persista nel corso dei giorni e la situazione non accenni a migliorare, sarebbe opportuno prendere provvedimenti: cercare un termometro per avere una rilevazione più accurata, in maniera tale da poter escludere una febbre particolarmente alta, oppure rivolgersi direttamente ad un medico.